AFA/AFD Parkinson e parkinsonismi

Da anni a Città di Castello viene svolta una attività fisica non riabilitativa rivolta alla persone affette da morbo di Parkinson e parkinsonismi.

Tale attività gestita da fisioterapisti prevede la formazione di gruppi a disabilità omogenea lieve-moderata o moderata-severa, con due incontri a settimana per una durata di circa 8-9 mesi.

La sede di svolgimento è la palestra dell’Ospedale di Città di Castello.

I costi del corso (Fisioterapista e assicurazione per infortuni) finora sono stati a carico dell’Associazione ALICE, In accordo con le linee di indirizzo per l’attività fisica adattata e per la disabilità (AFA/AFD) regionali che vogliono promuovere l’attività fisica e uno stile di vita salutare per prevenire e contrastare il peggioramento delle disabilità croniche nei soggetti con patologie stabili e che non necessitano di percorsi riabilitativi strettamente sanitari.

La DGR n. 205/2016 prevede in Umbria due tipologie di attività fisica “adattate” ai diversi problemi di funzionamento (disabilità) delle persone: Attività fisica adattata (AFA) e Attività Fisica per la Disabilità (AFD).

Entrambe sono attività non sanitarie che, accanto all’obiettivo di promozione di uno stile di vita salutare, hanno quello della prevenzione secondaria e del contrasto al peggioramento della disabilità.

Esse si riferiscono a persone con patologie stabili dal punto di vista clinico e riabilitativo, ossia che non necessitano, al momento della valutazione, di riabilitazione. In particolare:

• Attività fisica adattata (AFA): consiste in programmi di esercizi disegnati appositamente per persone con specifiche alterazioni dello stato di salute che comportino una forma di disabilità, cioè di limitazione che modifica lo stile di vita, di grado variabile, anche se sempre lieve-moderata, e in forma cronica stabilizzata. Il mal di schiena e in generale le sindromi algo-funzionali su base artrosica sono tra le forme più semplici di disabilità cronica che possono beneficiare di programmi adattati di attività fisica.

• Attività Fisica per la Disabilità (AFD): consiste in programmi di esercizi adattati alle specifiche menomazioni funzionali di persone con patologie ad impatto disabilitante moderato-severo, ad andamento cronico, stabili dal punto di vista clinico e riabilitativo, ossia che hanno terminato una presa in carico riabilitativa o che non necessitano, al momento della valutazione, di riabilitazione ma solo di un programma di mantenimento.

Si tratta ad esempio di:

Ictus cerebrale cronico;
Malattie demielinizzanti;
Morbo di Parkinson e parkinsonismi;
Esiti di sostituzioni protesiche articolari degli arti inferiori ad oltre 1 anno dall’evento acuto;

Le persone affette da tali patologie, a causa delle proprie ridotte capacità motorie, sono a rischio di peggioramento della propria disabilità e di ulteriori limitazione della partecipazione sociale e possono trarre vantaggio da programmi di attività fisica e socializzazione dedicati.

Infatti attraverso la definizione di questi percorsi si vuole anche favorire la socializzazione di persone affette da patologie croniche che spesso a causa delle proprie ridotte capacità motorie, sono a rischio di peggioramento della propria disabilità e di ulteriore limitazione della partecipazione sociale.

L’accesso all’AFD necessita di una valutazione articolata dell’équipe riabilitativa del servizio territoriale di tipo clinico e funzionale, con specifiche scale di misura finalizzata a definire il tipo di attività a cui sottoporre l’utente. Il fisiatra dell’èquipe riabilitativa consiglia l’inserimento in AFD previo consenso del MMG.

I criteri di inclusione sono i seguenti:

– diagnosi specifica di malattia disabilitante di grado moderato-severo ad andamento cronico evolutivo;
– stabilità clinica;
– non necessità di intervento riabilitativo al momento della presa in carico.

I criteri di esclusione sono i seguenti:

– disturbo cognitivo grave;
– instabilità cardiorespiratoria;
– grave patologia dolorosa osteoarticolare – depressione maggiore non trattata;
– altre malattie disabilitanti associate.

L’AFD si svolge in gruppo omogeneo per livello di disabilità ed è adattata alle caratteristiche dello stesso (10-20 persone). Consiste in esercizi ripetitivi e standardizzati volti al mantenimento delle performances motorie degli utenti, con il fine di lavorare su obiettivi specifici a seconda della patologia di base. Gli esercizi possono essere svolti in carrozzina/sedia o in stazione eretta utilizzando anche piccole attrezzature come bastoni, corde, elastici e palle. L’aspetto socializzante dell’attività è favorito dal lavoro in gruppo ed anche questo è finalizzato a migliorare la qualità di vita dell’utente e dei familiari.

Sono previste una o due sedute alla settimana di 1 ora ciascuna con durata del corso variabile in rapporto alla tipologia e gravità della disabilità in oggetto (in media 8-9 mesi).

All’inizio ed al termine del percorso AFD vengono somministrate specifiche scale di valutazione.

L’erogazione delle attività sopra indicate avviene per mezzo di “providers”, operatori privati in possesso delle seguenti professionalità:
AFA: laureati magistrali in scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative, laureati in scienze motorie e diplomati ISEF
AFD: laureati in fisioterapia o diplomati terapisti della riabilitazione.